giovedì, Novembre 21, 2024

Sua maestà il Tortello nella cintura verde che abbraccia Crema

I LOVE PIANURA

Crema, una città ricca di storia e fascino, una perla incastonata nella pianura Padana, posta geograficamente al centro del pentagono industriale lombardo. Con le sue pittoresche strade medievali del centro storico, i maestosi palazzi e le deliziose specialità culinarie, Crema è una meta imperdibile per chi desidera immergersi nella tradizione e nella storia.

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Le origini di Crema sono avvolte da un alone di arcano storico ma di certo legate all’invasione longobarda del VI secolo. Il nome deriva probabilmente dal termine longobardo «Crem» che significa «altura». Secondo la tradizione, infatti, la fondazione della città risalirebbe al 15 agosto 570 quando, di fronte alla minaccia rappresentata dall’invasione longobarda, gli abitanti della zona trovarono rifugio nella parte più elevata. Crema è una città che vanta un patrimonio storico ricco e ben conservato. Un must assoluto è la Piazza del Duomo, cuore pulsante della città. Più defilata, in direzione Bergamo, spicca invece la maestosa bellezza della Basilica di Santa Maria Assunta. Questo capolavoro architettonico, con il suo stile rinascimentale e le sue opere d’arte interne, è una testimonianza del passato glorioso di Crema.

La visita al Palazzo Comunale è un’altra tappa da non perdere. Questo imponente edificio risalente al XV secolo ospita il Museo Civico il quale dispone di nove spazi interni dedicati e nei quali è possibile ammirare collezioni di opere d’arte e manufatti che raccontano la storia della città. Perdersi tra le strade del centro storico di Crema è un vero piacere. Le vie lastricate, le antiche botteghe artigiane e le abitazioni medievali e rinascimentali creano
un’atmosfera suggestiva che trasporta i visitatori indietro nel tempo. Lungo il percorso, è possibile ammirare alcuni palazzi storici affascinanti per le vicende e gli intrecci delle famiglie che li hanno abitati e tuttora vi abitano. I cortili segreti e le eleganti architetture dei palazzi regalano scorci suggestivi e quel tono di signorilità che rendono Crema «un salottino tutto da scoprire» e che aggiungono un tocco di nobiltà e fascino a
questa città. Ma Crema non è solo centro, tantissimi punti di rilevanza artistica e di testimonianza storica sono sparpagliati nei diversi quartieri e nei paesi limitrofi.

Il fiume Serio e le passeggiate immerse nella campagna

Crema è circondata da un territorio fatto di paesaggi naturali affascinanti che offrono opportunità per piacevoli escursioni. I parchi che delimitano le zone del fiume Serio e del fiume Adda nascondono tragitti suggestivi e offrono la possibilità di avvistare una vasta varietà di specie ornitiche dell’avifauna territoriale. Come non menzionare poi le risorgive, molte delle quali purtroppo scarsamente tutelate, che caratterizzano ancora oggi le fertili campagne cremasche. Le varie amministrazioni che si sono succedute hanno sempre cercato di mettere a terra progetti (fin qui mai veramente realizzati) nei quali questi «fontanili» vengono inseriti in un circuito turistico, attraverso un anello di piste ciclabili che potrebbero essere incluse nel progetto «Vie d’acqua e di terra» della Regione Lombardia. Crema è una città che incanta con la sua storia, la sua architettura affascinante e la sua cucina tradizionale. Con le sue bellezze nascoste non è difficile restare affascinati e farsi conquistare dal fascino senza tempo di questa gemma lombarda.

Cucina tradizionale per i palati più esigenti

Oltre alle sue bellezze architettoniche, Crema è famosa per le sue specialità culinarie tradizionali in grado di deliziare anche i palati più esigenti. Un must assoluto è il «Tortello cremasco», un tipico piatto di pasta ripiena con una varietà di ingredienti. La ricetta tradizionale è composta da ingredienti assolutamente particolari che danno al tortello un sapore unico: amaretti, mentine, mostaccino (è un biscotto speziato tipico della città di Crema), grana e altri piccoli segreti gelosamente custoditi di generazione in generazione. Questa prelibatezza locale dal gusto molto dolce nonostante venga classificato come primo piatto a tutti gli effetti, viene servita con burro fuso, grana grattugiato e salvia, creando un’esplosione di sapori autentici. Se si ha la fortuna di passare per Crema intorno alla metà di settembre, è impossibile non assaggiare la «Torta Bertolina», una deliziosa torta tipica di Crema a base di burro, zucchero e uova in cui l’assoluta protagonista è l’uva sultanina. La sua consistenza morbida, la croccantezza data dai semi dell’uva e il suo sapore dolce sono una vera tentazione per i golosi. Le specialità cremasche non finiscono qui. Oltre ai salumi e i latticini del territorio, altro piatto alfiere della tradizione è il formaggio Salva Cremasco DOP con le tighe (nome dialettale per i peperoni verdi lombardi conservati in aceto).

La regina Rosetta del «Tortello d’Oro»

A proposito di «Tortello cremasco» esiste un luogo pregno di storia e tradizione in cui questo piatto non è solo un’espressione culinaria ma una vera e propria testimonianza di tradizione conservata nel tempo. Al Ristorante Trattoria Rosetta (attività omonima dell’iconica proprietaria, ndr) si ha la sensazione di vivere una vera e propria esperienza che ci riporta indietro nel tempo. Il giardino e la vegetazione curata che avvolgono la struttura come un leggerissimo foulard, i tavoli apparecchiati con stile ed eleganza, la cortesia mista a un’accoglienza familiare e, non ultima, la maestria delle preparazioni in cucina, fanno di questa trattoria un vero fiore all’occhiello della ristorazione locale. Impossibile non restare affascinati dalla storia della signora Rosetta (Rosa Parati la quale, tra le altre cose è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica) che con grande passione e dedizione, dal lontanissimo 1964, ha messo le basi della longevità (per non dire immortalità) dell’attività, superando mille difficoltà e compiendo quel sacrificio virtuoso che ha saputo traghettare fino ai giorni nostri un vero patrimonio gastronomico-culturale.

Patrimonio che oggi è sapientemente gestito e valorizzato dal proprietario Carlo Barbaglio, il quale ha saputo traghettare negli anni tutti i valori gastronomici della tradizione rivolgendo però un’attenta proiezione verso il futuro e riuscendo, attraverso una nuova configurazione della struttura, sia dal punto di vista estetico che organizzativo e gestionale, a riconcepire il ristorante secondo le più esigenti tendenze della società moderna. «Il successo del ristorante è sicuramente il connubio perfetto fra conservazione delle tradizioni, crescita e ricerca interna continua al fine di soddisfare le tendenze e le esigenze sempre più impellenti della società la quale – aggiunge il titolare – corre a una velocità
incredibile». Il tortello, dicevamo; tra i vari prestigiosi premi e riconoscimenti ricevuti dalla critica gastronomica non poteva mancare il «Tortello d’Oro» che di fatto suggella l’assoluta qualità di questo piatto tipico. Anche se al Ristorante Trattoria Rosetta sarà facile farsi conquistare da tutto il menù, comunque impostato con portate della tradizione cremasca: qui vengono infatti proposti percorsi ad hoc, in grado di accompagnare il cliente in un autentico itinerario gastronomico, frutto di mirate e accurate ricerche dei più rinomati prodotti territoriali.

Vincenzo
Vincenzo Clemente
Educatore Professionale e Freelance. Una vocazione nel dare sostegno a chi ne ha davvero bisogno (al mattino), da oltre 20 anni mi piace mettere lo zampino in tanti progetti che spaziano dall’immagine alla comunicazione aziendale (di pomeriggio), cerco di trasmettere le mie esperienze calcistiche ad un gruppo di ragazzi facendo l'allenatore (la sera). Amo scrivere e ho anche avuto una mia società editoriale, mi piace fare musica e disegnare. Viaggiatore solitario. Sono un uomo di mare ma quant’è bella la montagna. Passione per l'arte, il design, la psicologia, la filosofia stoica e la geopolitica.
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