PEOPLE SHAPING SOLUTIONS
Sbarcata al Kilometro Rosso, la società di consulenza presieduta da Angelo Amaglio ha recentemente acquisito IT-Link di Mantova, azienda specializzata nello sviluppo di progetti informatici e servizi basati su software SAP.
Non è un caso che il Presidente Angelo Amaglio parli delle sue persone definendole “qintesiani”. Un aggettivo che, direttamente mutuato dal nome dell’azienda, Qintesi – acronimo dei valori che la contraddistinguono: Qualità, INnovazione, TEcnologia e SIntesi – chiarisce e definisce in modo netto un modo di essere e di operare. Una sorta di marchio distintivo, di cui i circa 350 dipendenti della realtà devono sentirsi fieramente portatori. Come non è un caso che la sala dell’incontro nella nuova sede al Kilometro Rosso – a dire il vero, una delle sei sedi dove opera l’azienda, inaugurata solo lo scorso settembre – sia stata ribattezzata ‘Progressio’. In fondo, sono proprio le persone e il progresso i due driver principali della tech-company specializzata nei servizi di consulenza manageriale e di integrazione dei sistemi a supporto dei processi di digitalizzazione.
Tutto iniziò 30 anni fa a Bergamo
«Per noi, essere tornati qui è un po’ un ritorno alle origini, perché a Bergamo tutto è iniziato trent’anni fa. Io e il mio socio storico Alberto Pogna, che di Qintesi è Vicepresidente e Amministratore Delegato, con un sodalizio professionale che ci lega da 35 anni, abbiamo iniziato questa avventura professionale quando il tema della consulenza manageriale non era ancora così sviluppato e diffuso – sottolinea il Presidente Amaglio, con malcelato orgoglio. Abbiamo cominciato così, mettendoci a servizio di alcuni gruppi industriali di riferimento territoriale seguendo processi che, fino al Duemila, prevedevano sistemi informatici disaggregati. Chiamiamola informatica di vecchio stile». Un inizio pionieristico, non c’è che dire, che nel giro di un decennio ha portato poi a un’esplosione di numeri e competenze.
Un network decollato nelle grandi città
Al netto del fatto che la sede legale di Qintesi è sempre rimasta a Bergamo, Amaglio e Pogna hanno allargato il loro raggio d’azione in tutta Italia, dispiegando le loro vele al vento (digitale) che stava cambiando. «In quella fase abbiamo cambiato pelle: da consulenti che stilavano documenti e modelli, abbiamo cominciato a mettere mano alle soluzioni, prima aiutando le aziende a scegliere i sistemi e poi a configurarli. Erano soprattutto le grandi aziende che si approcciavano a questo nuovo paradigma – prosegue Amaglio – e così ci siamo spostati verso le grandi città, aggregando i primi qintesiani, che hanno costituito il primo nucleo della nostra realtà».
Nel 2011, la svolta. «Siamo ripartiti in cinque soci (con Luca Gaietta, Giovanni Caglioni e Daniele Gozzo) con una cinquantina di persone sotto il nuovo cappello di Qintesi». Che si è evoluta in un network vero e proprio: oltre alla capogruppo, che è una Società per Azioni con sedi a Bergamo, Milano e Marcon in provincia di Venezia, opera Qintesi Technology & Services (sempre con sedi a Bergamo e Milano), che progetta e realizza infrastrutture tecnologiche e gestisce servizi di maintenance, outsourcing amministrativo e provisioning di servizi esterni.
A queste si aggiunge la controllata IT-Link, nata a Mantova vent’anni fa grazie a una felice intuizione proattiva di un imprenditore del ramo dei sanitari, Novellini, insieme a Carlo Malavasi, che proprio in quell’azienda leader nelle soluzioni per docce e bagni era entrato come consulente informatico e Renato Pasinetti. «Un felice incontro, che mi ha cambiato la vita», ricorda affettuosamente Malavasi, rivenditore ufficiale dei prodotti SAP con competenze verticali nel settore manufacturing e nelle applicazioni Industry 4.0 e IoT. Qintesi era entrata in IT-Link con una quota minoritaria qualche anno fa, «ma l’unione fa la forza, ed ecco perché presentarsi più in grande sul mercato è stata la molla che ci ha condotto a fare il passo», rintuzza Malavasi rifacendosi al nuovo assetto societario che vede IT-Link come totalmente controllata da Qintesi – il cui perimetro è completato dalla partecipata Ithude basata a Roma.
Consulenza che incorpora tutta la fabbrica
In Qintesi si respira aria di grande concretezza, a dispetto del fatto che l’attività di consulenza, come tiene a sottolineare ancora Amaglio, «soprattutto in Italia, non goda dello stesso percepito che, invece, questa professione ha all’estero. Fare il consulente è un’attività percepita come evanescente, al contrario di altre professioni incasellate e tutelate da Albi». «È un termine generico al quale dovremmo aggiungere – rintuzza Malavasi – una specifica: consulente informatico, consulente aziendale in grado di definirne contestualmente la specializzazione». Un tempo, il mondo della consulenza era diversificato: chi si occupava di strategie, chi di processi e chi, ancora, di sistemi informativi e tecnologia varia. «Tutti aspetti che ora tendono a convergere in un’unica visione che incorpora sia i processi di fabbrica, e cioè produttivi, sia gli elementi amministrativi e di governance vera e propria», chiarisce Amaglio.
Quello che conta è parlare
la stessa lingua del cliente
Soluzione unica anche per le PMI
Una cornice che interessa soprattutto le PMI perché, come tiene a rimarcare Malavasi, Presidente di It-Link: «Le realtà più grandi si possono permettere varie figure di consulenza, mentre noi riusciamo a coprire in un’unica soluzione le varie competenze-consulenze». È qui che entra in gioco Qintesi, a cui spetta la capacità di trovare le soluzioni più innovative, in grado di soddisfare al meglio le esigenze del cliente. Capire e agire, insomma. E farlo velocemente: in due, tre giornate viene “scattata la fotografia” dell’azienda, con un team multidisciplinare che analizza tutti i flussi aziendali e nel più breve tempo possibile vengono approntate le soluzioni che Qintesi propone in veste di system integrator. E il bello, prosegue Amaglio, «è che questi processi, nati in passato con grandi aziende con cui abbiamo lavorato, possono essere adattati a realtà medio-piccole con costi sostenibili. Quello che noi proponiamo è portare esperienza di grandissima complessità in aziende che presentano necessità comuni. In fondo le esigenze, pur con dimensioni diverse, sono le stesse che avvertono realtà sia più piccole che più strutturate». Il boost è senza dubbio l’ascolto del cliente, «che viene da noi informandoci di avere questa o quella necessità o un problema da risolvere», chiarisce ancora Malavasi. «Ma non ci fermiamo qui – evidenzia con forza Amaglio – perché le centinaia di best-practice che in questi anni sono state sviluppate ci consentono di declinare modelli complessi adattandoli a realtà di dimensioni decisamente più contenute».
Vicini al territorio con best-practice locali
Il segreto? È quello di parlare la stessa lingua del cliente. «Se la competenza tecnica del mercato accomuna molte realtà come la nostra, quello che conta è parlare la stessa lingua del cliente. Fargli capire – chiarisce Antonio Masseretti, Head of Competence Center Digital Manufacturing di IT-Link – che si ha esperienza su casi come il suo e che si è in grado di approntare soluzioni concrete. Il consulente non è più quello che produce documenti e dice al cliente cose che il cliente già sa, ma che va sul pratico e produce soluzioni». Conta far capire come e quanto, insomma, l’azienda possa crescere, non solo in termini di innovazione e benefici amministrativi- fiscali tanto auspicati dagli industriali che ci investono capitali (nel caso soprattutto di installazione di macchinari di Industria 4.0) ma di crescita globale dell’azienda, di una consapevolezza diversa. «Con il plus – aggiunge Amaglio – di portare le nostre persone all’interno delle realtà di cui si devono occupare. E questo si inserisce in un’ottica di territorialità diffusa che costituisce uno dei nostri principali driver operativi: siamo vicini ai territori, non raccontiamo quello che qualcuno ha fatto nel mondo, ma gli facciamo toccare con mano quello di cui noi siamo capaci e che abbiamo portato nelle aziende con cui abbiamo collaborato».
La partnership con SAP e con Google
«L’accessibilità alle competenze e alle risorse è un elemento fondamentale». Le partnership che consentono un’azione mirata vedono Qintesi ‘SAP Gold Partner’ oltre che ‘Google Cloud Partner’: questo significa un’integrazione tra le business application di cui la multinazionale tedesca è leader di mercato con architetture e piattaforme cloud, insieme a strumenti di Intelligenza Artificiale e di analisi predittiva che caratterizzano l’offerta del colosso americano di Mountain View.
I “qintesiani” sono al centro dello sviluppo
Qintesi, che accompagna lo sviluppo delle aziende, è oggi essa stessa una realtà in pieno sviluppo, grazie alle preziose leve aziendali del marketing e della comunicazione in chiave esterna; ma anche al suo interno, con progetti di espansione che puntano ad ampliare l’organico – che ha un’età media di 37 anni – dagli attuali 350 dipendenti a 500, dove le competenze dei cosiddetti “senior” si possano mixare con la freschezza informatica ed evolutiva delle giovani generazioni. «Puntiamo allo sviluppo di nuove opportunità incardinandole negli strumenti messi a disposizione dalla funzione marketing e comunicazione che abbiamo creato », conclude Amaglio, che snocciola altri elementi utili a comprendere l’attenzione e la proattività a 360 gradi di Qintesi. «Nel nostro percorso, abbiamo inserito progetti per migliorare la qualità del nostro lavoro: dalla certificazione ISO 9001, ottenuta nel 2015; al Rating di legalità, che certifica l’attenzione posta nei riguardi dei principi etici nei comportamenti aziendali; all’adozione del Modello Organizzativo 231, che favorisce l’applicazione di un codice etico legato alla conformità e alla tutela degli stakeholder. Abbiamo recentemente conseguito anche la certificazione ISO 27001, che attesta la qualità di Qintesi nella gestione e protezione delle informazioni secondo le best practice internazionali». Un caleidoscopio operativo che strizza l’occhio alla sostenibilità non solo nell’accezione green e ambientalista che siamo soliti recepire. La visione è più ampia. «Si tratta di qualità della vita, del lavoro e dei rapporti tra le persone», conclude Amaglio, che parla di Qintesi come di una “people company” che mette al centro le sue persone. I qintesiani, of course.