Il convegno «La sostenibilità: un vantaggio competitivo per la filiera delle costruzioni» ha annunciato l’arrivo in Italia di evoZero, il primo cemento al mondo con carbonio catturato net-zero. Durante l’evento, rappresentanti del settore edilizio hanno condiviso soluzioni e strategie per ridurre le emissioni di CO2 e migliorare l’efficienza energetica. Tra gli interventi, Dante Parisi di Heidelberg Materials ha illustrato l’innovazione di evoZero, mentre aziende locali come Cava N.C.T. Srl e Impresa Bergamelli Srl hanno sottolineato l’importanza della sostenibilità nelle loro attività. Il focus è stato sulla sinergia tra pubblico e privato per promuovere un’edilizia più green e innovativa, anche attraverso l’adozione di nuovi materiali a basso impatto ambientale.

«evoZero», il primo cemento net-zero carbon captured al mondo, sta per arrivare anche in Italia. L’annuncio è arrivato direttamente dai rappresentanti di Heidelberg Materials durante il convegno “La sostenibilità: un vantaggio competitivo per la filiera delle costruzioni”.
Un centinaio di ospiti qualificati ha preso parte all’evento, capace di riunire i rappresentanti di tutta la filiera dell’edilizia (architetti, progettisti, fornitori, imprese di costruzione, investitori, immobiliaristi e amministratori locali), che hanno condiviso esperienze e soluzioni pratiche. La sostenibilità è il fil rouge che ha legato gli interventi dei relatori, tutti uniti nel condividere la necessità di fare squadra guardando al futuro.
Soluzioni avveniristiche
Il mondo delle costruzioni si sta orientando verso prodotti e soluzioni avveniristiche grazie agli investimenti messi sul piatto dalle aziende private, disposte ad esplorare strategie innovative per ridurre le emissioni di anidride carbonica e migliorare l’efficienza energetica, a vantaggio dell’ambiente e del sociale.
Dopo i saluti di benvenuto, portati dal sindaco di Treviglio, Juri Imeri, che ha evidenziato l’importanza della tematica affrontata, seguito da Alberto Capitanio, in rappresentanza di Pianura Network e Fiera Treviglio, sono intervenuti la vicepresidente dell’ordine degli architetti di Bergamo, Marzia Pesenti, oltre al rappresentante di Confindustria Bergamo, Giacomo Pesenti.

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La tavola rotonda, moderata da Giorgio Lazzari, giornalista di Pianura Network, si è poi aperta con l’intervento di Dante Parisi, Eco Brand Manager di Heidelberg Materials Italia, che ha evidenziato come «con evoZero abbiamo creato il prodotto più innovativo del settore, unico al mondo, che ora siamo pronti a mettere a disposizione dei nostri clienti. Come Heidelberg Materials stiamo già implementando da tempo sul mercato soluzioni sostenibili sotto il brand «evoBuild», con cementi e calcestruzzi ad elevato contenuto di riciclati e a bassa emissione di CO2. In estate partiremo nella sede norvegese di Brevik con «evoZero», il nuovo cemento net-zero carbon captured».
La distribuzione del nuovo prodotto

Lorenzo Fusè ha evidenziato come Cava N.C.T. Srl distribuirà il nuovo prodotto sperimentato in un ventennio di attività da Heidelberg Materials, proprio per diffondere la cultura della sostenibilità, «un valore fondante per la nostra azienda, considerato che stiamo investendo in impianti per ridurre i fermi di energia e siamo molto attenti alla vendita di prodotti che abbiano un’impronta ecologica più bassa. Introdurremo a breve una nuova draga per ridurre il consumo di gasolio ed un impianto di riciclaggio per sostituire gli inerti all’interno del calcestruzzo, limitando quindi la fase di scavo. Grazie ad un nuovo impianto fotovoltaico ci renderemo poi indipendenti dal punto di vista energetico verso fonti verdi e rinnovabili».
Filiera di fornitori sostenibili

Alessandra Merzagora, in rappresentanza di Impresa Bergamelli Srl, ha evidenziato come «la nostra azienda ha redatto il bilancio di sostenibilità con obiettivi da qui al 2026 nell’interesse della tutela di tutti gli stakeholders e abbracciando anche il tema sociale. Recentemente Impresa Bergamelli Srl si è peraltro aggiudicata un bando per la realizzazione delle opere relative al progetto della Città metropolitana «Spugna» con l’obiettivo di ovviare in alcuni paesi della cintura milanese al problema degli allagamenti, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. In definitiva, stiamo proseguendo un percorso molto lungo, iniziato una decina di anni fa e frutto di una visione imprenditoriale lungimirante, che ha sempre investito in tecnologia all’avanguardia per quanto riguarda le emissioni. Coerentemente, anche la filiera dei nostri fornitori è certificata dal punto di vista della sostenibilità».
Regole urbanistiche e progettazione

Alessandro Nisoli, Assessore all’Urbanistica del Comune di Treviglio, ha evidenziato come «anche le amministrazioni pubbliche sono attente alle nuove costruzioni, per le quali è previsto l’inserimento dei requisiti Cam (Criteri ambientali minimi) nei capitolati e nelle progettazioni. Per quanto riguarda invece la parte privata, i Pgt e i regolamenti edilizi prevedono invece una normativa su sostenibilità, rigenerazione urbana e utilizzo prioritario delle aree dismesse, proprio per evitare di consumare suolo, così come vengono introdotti premi volumetrici per coloro che applicano criteri per ridurre l’impatto sulla comunità».

Se guardiamo in prospettiva, un prodotto sostenibile è necessariamente più caro? Alessandro Oggionni, architetto dello Studio Oggionni 1904, ha fatto presente come «nelle grandi opere spesso c’è una maggiore sensibilità nell’inserire criteri e materiali legati alla sostenibilità, mentre sulle opere private prevale l’attenzione prioritaria alla differenza di costo. E’ chiaro però che un edificio moderno e sostenibile mantiene un valore superiore anche in caso di alienazione futura. Nella fase di progettazione la sostenibilità ambientale va insomma di pari passo con la sostenibilità economica nel lungo periodo. Da un lato l’utilizzo di nuovi materiali è visto con paura, soprattutto per quanto riguarda i progetti più piccoli, ma la scelta di prodotti che possono apparire più costosi si traduce spesso in un risparmio di gestione e nel valore finale più alto dell’immobile. Senza dimenticare le implicazioni sociali legate al risparmio di CO2 e territorio, ai quali si possono sommare nuovi spazi verdi».
Alberto Capitanio ha concluso la giornata sottolineando come «la pianura è la capitale dell’edilizia nazionale ed esprime un gran numero di imprese, comprese quelle che si occupano di attività estrattiva, che in generale vengono erroneamente considerate come incompatibili con l’ambiente. In realtà il comparto sta facendo un grandissimo sforzo e passi avanti concreti nella direzione della sostenibilità, incline all’ambiente e addirittura legata al recupero dei territori».

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