mercoledì, Aprile 2, 2025

Bando da 4.2 milioni per Dop, Igp e biologico. Il piano di Regione Lombardia per l’export

L’agricoltura lombarda chiude il 2024 con produzione stabile e valore aggiunto in crescita del +10%, grazie all’export (+5,6%) e all’industria alimentare (+2,7%). Per il 2025 restano criticità su manodopera e clima. Regione Lombardia stanzia 4,2 milioni per promuovere le eccellenze DOP, IGP e biologiche con campagne, eventi e fiere.

Agricoltura Lombardia

L’agricoltura della pianura lombarda e dell’intera regione conferma la sua solidità nonostante le difficoltà climatiche e le incertezze del mercato. Il valore della produzione nel 2024 è rimasto stabile, grazie alla crescita della zootecnia che ha compensato il calo delle coltivazioni, penalizzate da condizioni meteorologiche avverse. Tuttavia, a fare la differenza è stato un altro elemento: la discesa dei costi di produzione, che ha permesso una crescita significativa del valore aggiunto, sfiorando il +10% in linea con il trend nazionale.

Secondo le elaborazioni di Regione Lombardia e Unioncamere, il quarto trimestre del 2024 ha visto un miglioramento del settore, con il 36% delle aziende agricole intervistate che ha giudicato positivamente l’andamento degli affari, a fronte di un 26% di valutazioni negative. I segnali più incoraggianti arrivano dalla filiera agroalimentare: l’export ha registrato un aumento del 5,6% nei primi nove mesi dell’anno, a differenza dell’export complessivo lombardo, e anche la produzione dell’industria alimentare è cresciuta del 2,7%, distanziandosi dal trend più incerto della manifattura regionale.

Nonostante questi dati incoraggianti, il settore si prepara a un 2025 con alcune incognite. Le preoccupazioni principali degli agricoltori riguardano la difficoltà di reperire manodopera qualificata, gli effetti del cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche internazionali, che potrebbero avere un impatto sull’export e sui costi delle materie prime.

L’eccellenza dell’agroalimentare lombardo: export e qualità

A trainare la crescita dell’agricoltura lombarda è soprattutto l’export, in particolare grazie ai prodotti lattiero-caseari e alla zootecnia. «I dati confermano che l’export è la grande forza trainante del nostro settore – sottolinea Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste – in particolare grazie all’eccellenza dei formaggi DOP e dei prodotti della zootecnia. Questo risultato premia la qualità e il valore della nostra filiera e ci impone di continuare a investire in collaborazioni strategiche per promuovere le nostre produzioni sui mercati internazionali».

Il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio, evidenzia come la specializzazione dell’agricoltura lombarda sia un asset competitivo: «L’agricoltura lombarda si conferma in buona salute, soprattutto nei settori in cui è più forte, come il lattiero-caseario e le carni suine. L’export continua a crescere e a compensare la debolezza dei consumi interni, sostenuto dalla qualità riconosciuta dei nostri prodotti».

I dati settoriali confermano questa dinamica:

  • Il comparto lattiero-caseario traina la crescita, grazie all’ottima performance dei formaggi DOP e all’aumento della produzione, con la Lombardia che oggi fornisce il 47% del latte nazionale.
  • Il settore suinicolo ha registrato buone quotazioni e un export in crescita, ma pesa il calo dei consumi interni e l’incertezza legata alla diffusione della Peste Suina Africana.
  • Il comparto vitivinicolo ha avuto un anno difficile a causa di una vendemmia negativa e di un calo delle esportazioni, bilanciato solo in parte da un andamento positivo dei prezzi.
  • cereali soffrono per la riduzione delle produzioni e per prezzi deboli, con l’eccezione del riso nella seconda metà dell’anno.
  • Le carni bovine restano in difficoltà per la contrazione dei consumi e l’aumento dei costi di approvvigionamento.
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Un investimento strategico: 4,2 milioni per la promozione dei prodotti di qualità

Per rafforzare ulteriormente il settore e sostenere le imprese agricole, Regione Lombardia ha annunciato lo stanziamento di 4,2 milioni di euro per la promozione dei prodotti agroalimentari di qualità. Il bando, denominato “SRG10”, rientra nel Complemento per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico Nazionale PAC 2023-2027 e sarà aperto dal 14 marzo al 30 aprile 2025 (è consultabile a questo link https://ue.regione.lombardia.it/bando/RLM12025044643)

«Questo intervento – spiega Beduschi – è fondamentale per consolidare la presenza delle nostre imprese sul mercato nazionale ed europeo, incentivando la conoscenza e il consumo dei prodotti di qualità. Investire nella promozione significa dare valore alle nostre eccellenze e rafforzarne la competitività».

I fondi saranno destinati a consorzi, associazioni di produttori e aggregazioni che operano nell’ambito di regimi di qualità riconosciuti, come DOP, IGP e biologico. Il sostegno coprirà iniziative di comunicazione, eventi promozionali, partecipazione a fiere e attività di ricerca di mercato.

L’obiettivo è non solo promuovere le produzioni locali, ma anche informare operatori del settore e consumatori sulle qualità nutrizionali, la sostenibilità e il rispetto del benessere animale dei prodotti lombardi. «Dietro ogni eccellenza c’è il lavoro di imprese che esprimono qualità senza compromessi – conclude Beduschi – e sostenere queste realtà significa investire in un’agricoltura che offre valore vero sia ai consumatori sia all’economia regionale».

L’agricoltura lombarda si conferma un pilastro economico solido, capace di crescere anche in un contesto difficile grazie alla qualità delle produzioni e alla spinta dell’export. Le sfide per il futuro restano importanti, dalla necessità di manodopera qualificata all’impatto del cambiamento climatico, ma Regione Lombardia punta su strategie mirate per sostenere il settore. Con il nuovo bando per la promozione dei prodotti di qualità e con investimenti in innovazione e sostenibilità, la filiera agroalimentare lombarda può rafforzare ulteriormente il proprio ruolo sul mercato nazionale e internazionale.

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Federica
Federica Bonassi
Nata nel 2002, sono laureata in Economia e attualmente frequento la facoltà di International management and marketing. Fin da giovane, ho sviluppato un forte interesse per il mondo della comunicazione nell’ambito economico. Il mio obiettivo professionale è continuare a lavorare nel campo della comunicazione perché mi appassiona e anche perché lo ritengo fondamentale per creare connessioni efficaci e valorizzare al meglio ogni progetto. Il mio hobby preferito? Il volley che pratico a livello agonistico. Sono un’alzatrice, mi piace fare squadra. L’alzatrice mantiene la squadra unita, comunica con tutti e crea sintonia, proprio come un facilitatore in un team aziendale che assicura che la comunicazione interna sia fluida e produttiva.
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