INTERVISTA A LILIANA DONATO
Liliana Donato, direttrice di ATB, racconta come il capoluogo orobico stia diventando un laboratorio di mobilità sostenibile grazie ai progetti europei e al piano di investimenti fino al 2033. Obiettivo: ridurre drasticamente l’impatto ambientale attraverso una rete di trasporto pubblico integrata e orientata all’energia rinnovabile. Tra le novità, il nuovo sistema di bike sharing, l’elettrificazione della flotta e le sinergie con le università per lo sviluppo di soluzioni innovative di stoccaggio energetico
Un maggior utilizzo dei mezzi e più gente che paga il biglietto significa avere maggiori risorse da impiegare in un servizio migliore e capillare
Sulle pareti della sede di Atb, acronimo di Azienda Trasporti Bergamo, sono appese le fotografie dei mezzi storici che hanno effettuato il servizio di trasporto pubblico locale negli ultimi decenni. Liliana Donato è la direttrice dell’azienda che opera nel capoluogo e in una trentina di Comuni dell’hinterland, raggiungendo una popolazione di circa 400 mila persone. Tutti i giorni, dal deposito di Atb, partono decine di mezzi che coprono il servizio di trasporto pubblico dall’alba a notte fonda. Gli orari di autobus e funicolari si suddividono in invernali ed estivi, cadenzati dal calendario scolastico. Alle esigenze della popolazione locale si sono aggiunte negli ultimi tempi anche quelle dei turisti, tenuto conto che dal vicino aeroporto internazionale di Orio al Serio transitano milioni di passeggeri che eleggono lo scalo orobico come terzo in Italia. Ma come sarà la Bergamo del futuro dal punto di vista dei trasporti? «In meno di due anni assisteremo ad una vera rivoluzione» – fa presente Liliana Donato. «Il primo luglio del 2026 chiuderanno infatti tutti i cantieri connessi al Pnrr, dando vita ad importanti infrastrutture che porteranno grandi cambiamenti». In pochi mesi, il capoluogo vedrà completare la bretella ferroviaria tra Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio, il raddoppio della linea su ferro diretta a Ponte San Pietro, la linea tranviaria T2 Bergamo-Villa d’Almé verso la Valle Brembana e l’e-BRT, la nuova linea di bus elettrici che collegherà la città a Dalmine.
«Bergamo diventerà ancora di più un nodo intermodale strategico con tre sistemi veloci in aggiunta ai servizi attuali» prosegue Donato. «Si potrà raggiungere lo scalo aeroportuale in sei minuti contro i 15 attuali, Villa d’Almè grazie alla nuova T2 in 30 minuti con un risparmio di un quarto d’ora e Dalmine in 22 minuti. Si tratta di tempistiche difficilmente raggiungibili anche utilizzando i mezzi privati per una Bergamo del futuro ormai prossima grazie al lavoro comune che abbiamo portato avanti tra enti, istituzioni e aziende private». L’obiettivo è ottenere dal primo luglio 2026 una città completamente diversa dal punto di vista viabilistico, con meno traffico privato da gestire e da governare. «In città le esigenze sono cambiate e viviamo in una delle province più popolose di tutta Italia. Sarà fondamentale il fattore culturale verso una mobilità sostenibile con le nuove opere, accompagnate da una rivisitazione della rete, insieme all’azienda di trasporto pubblico locale che gestisce mobilità e corrispettivi, insieme al Comune di Bergamo.
Integreremo sempre maggiormente i sistemi per aumentare l’intermodalità, con l’obiettivo di offrire un servizio puntuale». Il tutto si dovrebbe tradurre in una fidelizzazione degli utenti. «Un maggior utilizzo dei mezzi e più gente che paga il biglietto significa avere maggiori risorse da impiegare in un servizio migliore e capillare, calibrato sulle esigenze che si vengono a creare, in grado di catturare più gente. Negli anni abbiamo portato avanti progetti dedicati, come l’iniziativa “Dai un calcio al traffico”, in convenzione con Atalanta B.C., per il trasporto gratuito dei tifosi durante le partite casalinghe allo stadio. Il boom turistico ci ha portato a potenziare la linea 1 dalla stazione all’aeroporto con corse ogni 9 minuti, mentre per i visitatori che arrivano su pullman privati, è disponibile un servizio dedicato per salire in Città Alta». Parlando di customer satisfaction, la qualità percepita dagli utenti mostra un miglioramento, passando da un voto medio pari a 7,2 del 2022 al 7,4 del 2023, così come la valutazione sul servizio Atb nel suo complesso. A fianco del trasporto passeggeri, Atb gestisce quotidianamente anche parcheggi, oltre a servizi come l’erogazione di pass per l’accesso alle Ztl. A Bergamo è inoltre attivo il servizio di bike sharing con oltre 400 mezzi a disposizione dei cittadini con particolare attenzione alla ciclabilità e alla sicurezza degli utenti. Oggi più che mai si guarda al futuro tecnologico di un comparto che, per forza di cose, è sempre in evoluzione. «Con Atb mobilità e Atb Servizi, stiamo portando avanti due progetti, finanziati dalla Comunità europea secondo il concetto di economia circolare. Il primo «CE4CE» punta alla condivisione di nuove linee guida tra le aziende di trasporto pubblico, che possono coinvolgere l’intera supply chain, introducendo nel mercato prodotti e modelli di business che favoriscano progressivamente approcci incentrati sull’intero ciclo di vita e sull’analisi dei costi-benefici derivanti dalle scelte operate. Atb è stata incaricata di sviluppare tre studi che rappresentano la base su cui si fonderanno le attività di «CE4CE» a Bergamo: la nuova linea e-BRT (Electric – Bus Rapid Transit); il progetto Porta Sud con la riorganizzazione del principale nodo intermodale della città di Bergamo al fine di migliorare le sinergie tra ferrovia, tramvia (linea T1 e futura linea T2), sistema di autobus urbani ed extraurbani e parcheggio di interscambio, con un focus specifico sull’efficienza energetica, compresa la possibilità di creazione da fonti rinnovabili; e-Plan che coordina lo sviluppo della rete di infrastrutture pubbliche per i veicoli elettrici. In questa direzione stiamo ragionando con diversi interlocutori e due università anche sul riutilizzo delle batterie usate come riserve per stoccare energia da utilizzare per le diverse necessità, per esempio l’illuminazione delle pensiline.
Il bilancio consolidato del Gruppo Atb al 31 dicembre 2023 ha chiuso con un risultato positivo di 368.551 euro
Il Progetto E-MED ha invece come obiettivo quello di trovare soluzioni per aumentare l’efficienza energetica e la quota di fonti rinnovabili nell’ambito dei Sistemi di Trasporto Pubblico per ridurre drasticamente l’impatto ambientale, coinvolgendo enti pubblici locali, le infrastrutture di trasporto pubblico e i fornitori di energia, compreso il settore dei veicoli elettrici, oltre agli operatori di servizi di trasporto pubblico locale. A tal proposito il nostro piano di investimenti da qui al 2033 prevede solo 3 autobus a gasolio, proseguendo sulla strada della diffusione di autobus a bassa emissione nelle città». Il bilancio consolidato del Gruppo Atb al 31 dicembre 2023 ha chiuso con un risultato positivo di 368.551 euro (di cui un utile di pertinenza del Gruppo di 348.332 euro), in aumento di 461.922 euro rispetto al risultato dell’esercizio precedente. Lo scorso anno i mezzi Atb hanno trasportato complessivamente 25,6 milioni di passeggeri (erano 22,7 milioni nel 2022) sulla rete automobilistica di cui 2,1 milioni sulle funicolari, mentre sulla linea tramviaria gestita da Teb sono saliti 3,2 milioni di utenti. Il Gruppo Atb presta particolare attenzione anche agli aspetti ambientali, alla qualità della vita dei cittadini e al rapporto con le comunità locali. «Teniamo molto al nostro bilancio di sostenibilità che riporta le azioni virtuose compiute nell’interesse di tutti gli stakeholders. Tra gli interventi più significativi ricordiamo il piano di rinnovo degli autobus con l’introduzione di 35 nuovi mezzi, di cui 25 a metano (7 metano- ibridi) e 10 elettrici: ad oggi il 58% del parco autobus è costituito da veicoli diesel-free. Abbiamo inoltre implementato il nuovo sistema di ricarica aerea per gli autobus elettrici e inaugurato il nuovo sistema di bike sharing con modalità free floating nella gestione delle biciclette. Tra le innovazioni c’è anche l’introduzione della bigliettazione elettronica e la digitalizzazione dei servizi con la conseguente dematerializzazione dei titoli di viaggio che ha visto l’avvio di ATBip. In definitiva, siamo pronti ad affrontare tutte le sfide che si presenteranno da qui ai prossimi anni».
Chi è
Liliana Donato, attuale direttrice di Atb, è nata a Bergamo nel 1975 e ha conseguito la laurea in Ingegneria Civile (trasporti) al Politecnico di Milano e il master in «Management Trasporto Pubblico Locale» alla Sapienza di Roma. Opera nell’ambito del trasporto pubblico dal 2000, quando ha iniziato a lavorare in Sab Autoservizi, occupandosi di programmazione e produzione del servizio di trasporto in ambito extraurbano. In Atb dal 2010 come responsabile dell’Area Marketing e Comunicazione, segue lo sviluppo del piano commerciale dell’azienda e matura esperienze significative su sistemi e piani tariffari. Nel 2016 viene nominata Rup (Responsabile Unico del Procedimento) del sistema di Bigliettazione elettronica del bacino di Bergamo e di monitoraggio della flotta. A febbraio 2017 diventa dirigente e Responsabile della programmazione e produzione del servizio dell’Area urbana di Bergamo e da gennaio 2021 assume anche l’incarico di Direttore di Esercizio. È Project Manager del BRT (Bus Rapid Transport) Bergamo-Dalmine- Verdellino. Membro dei Consigli di Amministrazione di Atb Consorzio e T.B.S.O., fino al 2020 è stata Mobility Manager del Comune di Bergamo.