PINETTI SRL
La sostenibilità passa anche attraverso il mondo dell’artigianato, in particolare se produce oggetti di lusso con cuoio riciclato in grado di resistere in un ambiente umido. L’azienda bergamasca Pinetti Srl – che ha festeggiato il 40° anniversario – ha scelto la strada del lusso fatto su misura per applicare i criteri green. Una vocazione che ha portato la famiglia di imprenditori a investire anche nell’azienda rendendola energeticamente autonoma tramite l’utilizzo di fonti rinnovabili e acquistando macchinari di ultima generazione 110
Fatturato triplicato negli ultimi anni con una media di +25%
Artigianato di prestigio e sostenibilità possono andare di pari passo, soprattutto se i materiali utilizzati rispondono a una serie di criteri ecocompatibili.
È il caso del marchio bergamasco Pinetti che da sempre si contraddistingue per lavoro manuale e artigianale di qualità. Un lavoro green che ha conquistato il settore lusso, dagli yatch agli accessori d’alta moda, dalle auto ai ristoranti stellati, grazie a prodotti in pelle, legno e cuoio. L’azienda, che nel 2023 ha festeggiato i 40 anni di attività, è da sempre particolarmente attenta alla sostenibilità.
Tra i materiali utilizzati per la produzione delle collezioni c’è la vera pelle, alla quale si affianca il cuoio riciclato, che torna a nuova vita per cesti e prodotti dedicati al mondo alberghiero e alla nautica. «Perseguiamo l’obiettivo dell’ecosostenibilità e grazie al cuoio riciclato otteniamo articoli molto resistenti all’ambiente marino e all’umidità che troviamo all’esterno – spiega Lorenzo Pinetti, che gestisce l’azienda fondata dai genitori Alberto ed Ezia, insieme ai fratelli Andrea e Pietro –. Fra i vantaggi di questi prodotti c’è anche la resistenza all’usura e la facilità di pulizia».
Nonostante la pandemia, l’azienda è cresciuta a doppia cifra, con una media del 25% ogni 12 mesi, compreso l’anno del Covid, triplicando il fatturato dal 2017 a oggi. Il 2023 si è chiuso con un bilancio di 8 milioni di euro, mentre i dipendenti passano dai 23 del 2019 agli oltre 40 attualmente in organico. Proprio 4 anni fa la famiglia Pinetti ha deciso di spostarsi dalla sede di Brusaporto negli attuali spazi a Bagnatica, sempre in provincia di Bergamo, che hanno permesso di quadruplicare la superficie disponibile, da 1500 a 7 mila metri quadrati con un investimento di 2 milioni di euro.
L’impianto fotovoltaico
Prodotti ecocompatibili ma anche molta attenzione all’ambiente tramite il risparmio energetico in azienda e il rinnovo dei macchinari. «Sulla nostra nuova sede abbiamo installato un impianto fotovoltaico capace di produrre 107 Kilowatt – prosegue Lorenzo Pinetti –. Grazie a questo investimento evitiamo sprechi e in estate copriamo tutto il fabbisogno aziendale, tra macchine di produzione e raffrescamento degli ambienti. Abbiamo inoltre a disposizione un parco macchinari modernissimo perché siamo molto attenti ai consumi, in modo da non sprecare risorse importanti e allo stesso tempo preservare l’ambiente».
Le più importanti maison mondiali
Oggi il nome Pinetti è presente su tantissimi articoli venduti dalle più importanti maison mondiali, ma oltre alla moda l’azienda orobica si è fatta conoscere anche nel settore automobilistico, nell’arredamento per la casa e nella nautica, così come nel comparto alberghiero e nell’Olimpo dei ristoranti. Tutto è iniziato 40 anni fa, quando l’architetto Alberto Pinetti ha cominciato a produrre oggetti d’arredamento in pelle per amici e conoscenti. Insieme alla moglie credono fortemente nel progetto di espandersi offrendo articoli unici lavorati artigianalmente a mano con materiali di pregio, partendo da pelli e cuoio. Nel 1984 espongono per la prima volta al Macef, il salone internazionale della casa di Milano, pian piano l’azienda cresce e dieci anni più tardi gli articoli Pinetti sono già sbarcati a New York sulla 5th Avenue.
Alla ricerca di nuovi collaboratori: dai falegnami alle figure dedicate alla lavorazione delle pelli
I mercati internazionali
«Il lavoro non manca e i nostri clienti ci sono sempre rimasti fedeli anche nei momenti più difficili – aggiunge Lorenzo Pinetti –. Di fatto abbiamo chiuso solo per due mesi a causa del lockdown, ma poi grazie ai nostri dipendenti, abbiamo lavorato senza sosta anche durante
il 2020. Ci muovevamo sui mercati internazionali prendendo le commesse in base alle chiusure dettate dall’emergenza, dagli Usa ai Paesi Arabi, dall’Europa (in particolare Inghilterra e Principato di Monaco) all’Asia. Le prospettive sono molto positive e vogliamo continuare a crescere – conclude Lorenzo Pinetti –. Stiamo cercando nuovi collaboratori, dai falegnami a figure dedicate alla lavorazione delle pelli».
Tradizione e tecnologia
Nel frattempo il laboratorio lavora a pieno regime, supportato da macchine in grado di disegnare e tagliare con la precisione di un decimo di millimetro, a dimostrazione
che il connubio vincente è rappresentato dalla tradizione supportata dalla tecnologia.
A dicembre è stato inaugurato ufficialmente anche il nuovo show-room di 250 metri quadrati, che mette in mostra una parte delle migliaia di referenze prodotte da Pinetti con moltissimi articoli che vengono personalizzati in base alle esigenze e al gusto dei clienti.