sabato, Febbraio 8, 2025

Università di Bergamo e Schneider Electric: una sinergia per l’innovazione e la sostenibilità

L’Università di Bergamo rafforza la collaborazione con Schneider Electric attraverso il rinnovo di un accordo triennale mirato alla formazione di nuovi talenti e allo sviluppo di progetti innovativi in ambito digitale e sostenibile. Il protocollo permette agli studenti di applicare le loro competenze in contesti aziendali reali, influenzando anche l’evoluzione dei percorsi di studio. Il lancio della nuova laurea triennale in “Ingegneria delle tecnologie per l’elettronica e l’automazione” conferma il ruolo strategico di questa sinergia per il futuro dell’industria.

L’Università di Bergamo consolida il proprio ruolo di ponte tra il mondo accademico e quello industriale attraverso una collaborazione sempre più stretta con le aziende del territorio. Un rapporto fondato su un’osmosi di conoscenze che consente di formare talenti, far loro sperimentare le sfide del mondo del lavoro e, al contempo, portare in azienda competenze e capacità di ricerca sempre più avanzate. Tra le partnership più significative, spicca quella con Schneider Electric, leader globale nelle tecnologie industriali per la gestione dell’energia in modo digitale e tra le aziende più sostenibili al mondo, azienda partner di Pianura Network.

schneider 02

Il protocollo d’intesa con Schneider Electric, avviato nel 2022, è stato rinnovato ieri pomeriggio con un nuovo accordo triennale che mira a rafforzare e ampliare il perimetro della collaborazione. «Solitamente, questo tipo di accordi nascono dall’esigenza delle aziende di individuare nuovi talenti», spiega il rettore dell’Università di Bergamo, Sergio Cavalieri. Tuttavia, nei casi più virtuosi, «la collaborazione si estende anche a campi che vanno oltre il settore ingegneristico di partenza». Un aspetto sempre più rilevante nell’era della digitalizzazione, in cui tematiche come l’intelligenza artificiale richiedono competenze multidisciplinari per affrontarne le implicazioni etiche, giuridiche e sociologiche.

Dalla didattica all’esperienza diretta in azienda

Il professor Giuseppe Franchini, direttore del dipartimento di ingegneria, sottolinea come questi protocolli consentano di superare un modello didattico tradizionale per favorire un’esperienza di apprendimento più immersiva e integrata nel contesto aziendale. «Non si tratta più solo di prevedere un tirocinio alla fine del percorso di studi, ma di sviluppare progetti reali insieme alle imprese, portando innovazione direttamente nel tessuto produttivo», afferma Franchini.

06. rettore sergio cavalieri unibg e presidente davide zardo schneider electric

Un esempio concreto di questa sinergia è il progetto di digitalizzazione di un edificio del campus di ingegneria dell’Università di Bergamo, realizzato con il supporto di Schneider Electric. Tra gli artefici del progetto c’era anche Marta Polizzi, che dopo aver lavorato allo studio da studentessa è stata assunta in Schneider. «L’obiettivo era rendere l’edificio A del campus più smart e sostenibile», spiega Polizzi. «Abbiamo lavorato con gli strumenti forniti da Schneider per analizzare la situazione e proporre soluzioni innovative in grado di automatizzare l’edificio al massimo livello di efficienza. Abbiamo affrontato il progetto come se stessimo presentandolo a un cliente, acquisendo competenze fondamentali per il mondo del lavoro».

Dal canto suo, Schneider Electric ottiene un valore aggiunto: la possibilità di raccogliere dati significativi sulla digitalizzazione degli edifici e di utilizzare il progetto come caso di studio per nuovi clienti interessati a implementare soluzioni di automazione e sostenibilità.

Innovazione anche nei percorsi di studio

La collaborazione tra imprese e Università non si limita ai progetti applicativi, ma arriva a influenzare anche l’offerta formativa. A conferma di questa stretta sinergia, il professor Franchini ha annunciato per il prossimo anno accademico il lancio di un nuovo corso di laurea triennale in “Ingegneria delle tecnologie per l’elettronica e l’automazione”, progettato in collaborazione con le aziende del distretto elettrico ed elettronico di Bergamo, tra cui Schneider Electric e ABB.

Davide Zardo

Davide Zardo, presidente e amministratore delegato di Schneider Electric, sottolinea il valore strategico di queste iniziative: «La nostra collaborazione con l’Università di Bergamo è l’esempio di come una sinergia concreta tra impresa e mondo accademico possa creare le professionalità del futuro e al contempo generare un impatto positivo per il territorio».

Questa alleanza dimostra come il connubio tra ricerca, innovazione e impresa sia la chiave per formare figure professionali in grado di rispondere alle sfide dell’industria moderna e della transizione energetica.

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